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Rabdomanzia - Rabdomante

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Rabdomanzia

La rabdomanzia consiste nella presunta capacità vantata da alcuni soggetti di individuare l’acqua sotterranea o altri oggetti posti nelle profondità della terra quali giacimenti minerari, siti archeologici, ecc.

I rabdomanti fanno uso di particolari bacchette e, in certi casi, di un pendolino.

Le bacchette più comuni sono a forma di Y e sono costituite di materiale flessibile, quale giunco o, in certi casi, materiale plastico.
Il rabdomante impugna la bacchetta per i rami laterali tenendo i pugni chiusi con i pollici verso l’esterno.

Quando il rabdomante crede di avvicinarsi all’obiettivo della sua ricerca, la terza estremità della bacchetta comincia a oscillare e in certi casi compie delle rotazioni complete dall’alto verso il basso o in senso opposto.

Un secondo tipo di bacchette è invece a forma di L.

Il rabdomante tiene in genere in entrambi i pugni il ramo più corto della bacchetta.

Quest’ultimo è di solito
rivestito da un tubetto coassiale, all’interno del quale la bacchetta può liberamente ruotare.

Tenendo i pugni verticali e il ramo più lungo della bacchetta orizzontale, il rabdomante si fa guidare da quest’ultimo che, a suo dire, indica la direzione del suo obiettivo.

I rabdomanti sostengono di sentire particolari “vibrazioni” e le bacchette agirebbero per così dire da antenne.

Alcuni di essi sostengono addirittura di poter sentire tali vibrazioni su una semplice cartina topografica, senza la necessità di andare direttamente sul terreno.

 

Come sempre, prima di porsi il problema di fornire una spiegazione scientifica di come i rabdomanti riescano nel loro intento, chiediamoci se veramente essi raggiungono il loro obiettivo.

Esistono numerose testimonianze di persone convinte che i rabdomanti trovino realmente l’acqua e vi è molta gente disposta a pagare le prestazioni di questi ultimi.

Tuttavia, non dimostra nulla. Trovare l’acqua non è poi così difficile, soprattutto nelle nostre zone (il discorso sarebbe un po’ diverso in una zona desertica).

Soprattutto è importante la profondità: se si scava a profondità sufficientemente elevata è probabile che prima o poi l’acqua si trovi.

Inoltre, generalmente, i rabdomanti conoscono bene le zone dove operano. Di conseguenza essi possono aver fatto tesoro dell’esperienza accumulata e metterla a frutto del trovare l’acqua.

In fin dei conti anche un bravo geologo sa interpretare certi indizi del terreno per capire se è presente o meno dell’acqua sotterranea.
Questo non significa che i rabdomanti siano tutti necessariamente degli imbroglioni in mala fede.

Resta però da spiegare i movimenti della bacchetta. Essi possono essere interpretati in base ai cosiddetti “movimenti ideomotori”. Si tratta di movimenti involontari che ognuno di noi compie in certe circostanze.

Esistono numerose prove che dimostrano come le bacchette del rabdomante si muovano solamente quando essi credono già di trovarsi di fronte al loro obiettivo.

Questa convinzione fa sì che essi, più o meno inconsciamente, trasmettano un movimento alla bacchetta. In pratica tale movimento è una conseguenza delle loro convinzioni: non è la loro convinzione a essere conseguenza del movimento.

 

 

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